La stazione...
- Luisa Colombo
- 24 ago 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Resto sempre incantata ad osservare l’incessante andirivieni di persone, che popolano la stazione centrale di Milano.
Mi perdo a guardare i lori visi, cercando di immaginare le loro vite. Osservo quelli che sfrecciano via con valigia rotellata al seguito, mentre parlano, cercando di incanalare la loro voce in un microscopico auricolare.
Guardo quelli che non sanno dove andare, quale treno prendere e sostano prima dei binari, parcheggiandosi temporaneamente, davanti ai tabelloni, che annunciano arrivi e partenze.
Ci sono uomini d’affari, gente anziana, giovani e famiglie e ci sono loro, quelli che si devono salutare, perché inevitabilmente è arrivato anche quel momento, e incuranti di tutto il frastuono circostante, cercano di dirsi con gesti inequivocabili, un reciproco “arrivederci a presto” e si perdono dentro interminabili baci e abbracci, che solo a guardarli, è impossibile non sentirne il bisogno.
Chissà quando si rivedranno, chissà dove...
Ognuno di loro ha sicuramente un’esistenza unica; esperienze di vita, che tengono chiuse in quei bagagli, con gli abiti e gli accessori e che senza rendersi conto, si portano sempre appresso.
Chissà quante storie si potrebbero raccogliere, scambiando parole con tutte queste persone...
La stazione trabocca di gesti, di voci, di frasi, di suoni, di odori; dai profumi più aromatizzati delle signore adornate di gioielli, all’odore acre delle rotaie e dei senzatetto che si aggirano, trascinando i piedi, in cerca di elemosina.
Quante storie, quante vite e mentre mi perdo in questo mare di gente itinerante, mi accorgo di essere uguale a loro.
Non ho valigia oggi e non sono molto lontana da casa; ho solo una borsa piccola ma con le cose preziose che porto sempre con me...le mie figlie, la mia X Rossa, un quaderno, la mia stilo, il mio cuore rattoppato e tanti sogni, tante speranze e tanti desideri e con il mio piccolo bagaglio, mi accingo a tornare verso casa, un po’ più ricca di ieri e sicuramente più povera di domani!
(iCdL)
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