Professione: donatore di amore incondizionato
- Luisa Colombo
- 13 feb 2018
- Tempo di lettura: 3 min

C'è una scuola, a cui non sempre ci si iscrive volontariamente; a volte si sceglie con forza e convinzione di frequentarla, altre volte ci si ritrova inaspettatamente allievi di questo percorso. Un po' ingenuamente, si pensa che questo corso, abbia una durata di alcuni mesi, ma poi, strada facendo, ci si rende conto che in questa scuola, non ci si laurea mai, non si finisce mai di imparare!
Nei primi mesi ti tuffi nei libri, cerchi informazioni e risposte navigando in Internet, parli con chi, già da tempo, è allievo di questa particolare facoltà e cerchi di apprendere il più possibile, tenendo ben strette le tue esperienze personali, nella speranza che siano positive! Il primo grande insegnamento lo percepisci, quando ti rendi conto, che sin dai primi mesi di frequenza, hai cominciato a vedere le cose sotto un altro punto di vista, a non pensare più unicamente a te stessa e sei molto più sensibile a tutto ciò che ti circonda, alla natura, ai profumi, agli odori. È una facoltà assai strana questa, si fanno parecchi esami, ma non i soliti, non come quelli delle altre scuole, in cui c'è una parte scritta e una orale; qui, nel primo step, si fanno esami una volta al mese e attendi i risultati con un'ansia, che nessun'altra scuola al mondo ti metterebbe mai. Forse e' proprio a causa di quest'ansia o dello stress per il risultato del corso, che durante la prima parte della scuola, si ingrassa incredibilmente.
Inizi queste lezioni e tutte le domande, che durante la tua vita non ti avevano mai sfiorato, presentandosi alla tua mente, occupano buona parte dei pensieri e delle riflessioni delle tue giornate; tanti dubbi, tante perplessità e un po' di ansia...e soprattutto ti chiedi, abbastanza spesso, se sarai in grado di svolgere questa professione. Il primo esame importante, arriva dopo nove mesi; durante quell'esame proverai sensazioni nuove, dolore ed emozioni che ti resteranno indelebilmente impresse, per il resto della tua vita. Da quel momento in poi, le prossime sessioni d’esame, saranno a sorpresa e nessuno sarà lì, per dirti se hai fatto bene o male; non ci sarà voto o valutazione e spesso sarai tu a giudicare te stessa e il tuo operato e da sola ti renderai conto di com'è andata! Dopo quell'importante esame, in cui taglierai con fierezza quel nastro, che ti ha tenuta legata all'unico vero scopo del tuo corso, scoprirai che questa professione, non concede ferie o scioperi e da questo lavoro non potrai mai più licenziarti! Non esiste stipendio, figuriamoci tredicesima, quattordicesima o premi di produzione, ma le soddisfazioni che regala questa occupazione, non te la darà nessun'altra professione al mondo. E quanto apprendi strada facendo... Impari ad avere pazienza, molta pazienza. Impari a sorridere anche se hai il cuore a pezzi e impari cos'è l'amore incondizionato. Impari a rispettare le scelte di chi, giornalmente, ti mette a dura prova e impari che ascoltare col cuore a volte, serve più che farlo con le orecchie. Impari ad avere mille occhi e quando dormi, uno rimane sempre aperto, come fosse una sentinella di guardia e inspiegabilmente ti ritrovi capace di mettere il tuo bene, all'ultimo posto. E ti rendi conto, che non si finisce mai di imparare, perché per essere un "BRAVO GENITORE", le lezioni da seguire non finiscono mai!
(iCdL - Luisa Colombo)
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