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  • Immagine del redattoreLuisa Colombo

Quanto mancano gli abbracci...


Quanto manca la banale normalità di qualche tempo fa, quella in cui anche il solo tenersi per mano era una cosa scontata, mai abbastanza apprezzata!

Ora manca tutto, non solo tenere una mano... mancano gli abbracci, mancano i baci, manca la semplicità di gesti che forse, senza che ce ne fossimo mai accorti, erano il miele della nostra esistenza.

Gesti semplici, che hanno lasciato un grande vuoto, gesti di cui oggi sentiamo un grande bisogno, perché il nostro cuore e i nostri corpi ne rivendicano il diritto.

Quel contatto di cui abbiamo bisogno, così come abbiamo bisogno di aria e di acqua, per ritrovare chi amiamo, per condividere emozioni e sentimenti fatti di gesti, che non hanno bisogno di parole.

Ma in un'epoca digitale, in cui pareva che l'unica cosa senza cui si potesse stare fosse la tecnologia, i tablet, i cellulari e i PC, ci siamo resi conto, nello scorrere di questa reclusione forzata, che abbiamo bisogno di quei segni d'amore, di amicizia, di tenerezza indispensabili e irrinunciabili.

La tecnologia ci ha permesso di vederci attraverso uno schermo, di ascoltare le voci filtrate, di regalarci parole che hanno decorato messaggi e lettere, ma tutto ciò non basta più, perché il nostro essere umani, ora reclama il bisogno di perdersi dentro quell'abbraccio, di riavvolgere quel filo invisibile che fino ad ora ci ha tenuti distanti e di immergerci nuovamente in quei silenziosi momenti, in cui finalmente saremo così vicini da sfiorarci davvero ed abbandonarci in quell’abbraccio che consolerà i nostri cuori.

(ICdLx)

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